Cooplat ha adottato canali di segnalazione interna conformi al D.Lgs. n. 24/2023, idonei a recepire la Direttiva (UE) 2019/1937 ovvero la “Direttiva Whistleblowing”, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione Europea di cui siano venute a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo e ha affidato il compito di gestire le relative segnalazioni alla “Funzione Whistleblowing”, alla quale potranno essere inoltrate le segnalazioni che ricadono nell’ambito di applicazione del suddetto decreto.
In particolare, le segnalazioni possono essere effettuate e inoltrate tramite i seguenti canali interni:
- accedendo alla piattaforma informatica dedicata, (utilizzando il codice identificativo della società COP043g14), il cui accesso è possibile cliccando sull’apposito pulsante “Fai una segnalazione Whistleblowing” (con collegamento diretto al sito www.segnalazioneviolazioni.it) visualizzabile in fondo alla presente pagina e seguendo le istruzioni inerenti al suo utilizzo, le quali sono esplicitate all’interno della medesima piattaforma;
- a mezzo del servizio postale, in una busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “Riservata” e “All’attenzione della Funzione Whistleblowing” di Cooplat, avente quale indirizzo la sede legale della società in Firenze alla Via L.F. Menabrea, n. 1;
- segnalazione orale, mediante dichiarazione rilasciata dal segnalante in un incontro diretto (richiesto dal segnalante tramite utilizzo delle modalità sopra enunciate), con la Funzione Whistleblowing che avrà cura di redigerne apposito verbale, verificato e sottoscritto anche eventualmente dal segnalante. Tale incontro verrà fissato dalla Funzione Whistleblowing, su richiesta del segnalante, entro 30 giorni dalla richiesta di quest’ultimo.
I segnalanti in buona fede sono garantiti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione e in ogni caso sarà assicurata la riservatezza dell’identità del segnalante, evidenziando che le segnalazioni possono essere accettate anche in forma anonima come previsto dal D.Lgs 24/2023.
In linea generale Cooplat esorta tutto il personale a risolvere eventuali controversie ove possibile, attraverso il dialogo, anche informale, con i propri colleghi e/o con il proprio responsabile.
Cooplat informa e avverte che perseguirà gli autori di segnalazioni effettuate in malafede e/o con intento meramente diffamatorio evidenziando che le segnalazioni devono essere circostanziate, ossia fondate su elementi di fatto precisi, concreti e concordanti.
Si ricorda che le segnalazioni in ambito Whistleblowing non possono avere come oggetto contestazioni, rivendicazioni o richieste legate a un interesse di carattere personale della persona segnalante, o della persona che ha sporto una denuncia all’autorità giudiziaria o contabile, che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro, ovvero inerenti ai propri rapporti di lavoro con le figure superiori dal punto di vista gerarchico.
Cooplat evidenzia, inoltre, che è possibile effettuare segnalazioni ordinarie (ovvero segnalazioni – anche di natura anonima – che non rientrano nel campo di applicazione delle segnalazioni Whistleblowing), che possono afferire a tematiche quali: etica, responsabilità sociale, pari opportunità e parità di genere, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anticorruzione, modello organizzativo e/o D.Lgs. 231/2001.
Le segnalazioni ordinarie sono normate e disciplinate da Cooplat per il tramite di specifica procedura “P-Segnalazioni-01 Segnalazioni Ordinarie” consultabile qui.
Prima di procedere con l’invio di una segnalazione “Whistleblowing”, richiediamo di prendere attenta conoscenza e di leggere la specifica procedura Whistleblowing adottata da Cooplat, la quale descrive fra l’altro:
- I presupposti per effettuare una segnalazione Whistleblowing e godere delle tutele previste dal D.Lgs. 24/2023 (riservatezza, protezione da misure ritorsive, limitazione della responsabilità oltre alla modalità di gestione delle segnalazioni).
- I canali di segnalazione disponibili (interni ovvero quelli già specificati nel testo cui sopra, esterni tramite ANAC al ricorrere di determinate condizioni, la divulgazione pubblica, oltre all’ulteriore possibilità di attivare una procedura specifica di Denuncia all’Autorità Giurisdizionale).