Riccardo, con la sua attività politica e amministrativa, con la sua straordinaria capacità di pensare e proporre sempre nuove strade per lo sviluppo economico e la coesione sociale, è stato un riferimento ideale e un interlocutore anche del movimento cooperativo, che considerava uno dei principali fattori della capacità toscana di rispondere ai bisogni dei territori.
Riccardo Conti è stato un esempio di quella “maestà del popolo che governava” con cui il poeta Neruda definì il suo amato sindaco Mario Fabiani.
È stato poi protagonista di una importante stagione riformista nella storia della Toscana, tra i più politici più innovatori che siano apparsi sulla scena pubblica.
Un politico coraggioso, fermo nei suoi principi e aperto al confronto con tutti gli interlocutori.
Un uomo generoso e leale.
Riccardo Conti, figlio di un rione popolare fiorentino, è stato un compagno animato da un’onestà antica, per cui la cosa più importante era poter camminare a testa alta tra i suoi concittadini.
Esprimiamo il nostro dolore e le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia.